Un’impresa, per battere la concorrenza, deve imporsi sul mercato in maniera dinamica: e per raggiungere questo obiettivo non basta più la produzione dei prodotti di prima scelta. Bisogna sviluppare con i propri clienti un rapporto preferenziale, proponendo dei servizi di qualità, che garantiscano un vantaggio a favore di chi compra. Tale situazione ha portato le aziende a puntare il tutto per tutto sul miglioramento della logistica distributiva, che gioca un ruolo fondamentale nella generazione del “valore aggiunto” nel servizio al cliente.
Cos’è la logistica distributiva?
I diversi punti di vista da cui si è cercato di dare un volto alla logistica, hanno dato vita ad una serie di definizioni tutte diverse tra loro, seppur concordi su un unico importante punto: la logistica è il cardine della catena produttiva e distributiva aziendale. Essa costituisce, in parole povere, l’insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche, che accompagnano i materiali dall’origine, fino alla loro vendita presso il cliente. È la capacità aziendale di organizzare e progettare tutte le attività tecniche, riguardanti la definizione, la fornitura e le risorse necessarie a supportare obiettivi, piani ed operazioni.
Di recente, i processi della logistica sono stati applicati anche alla catena di distribuzione, dando appunto vita alla logistica distributiva, che ha essenzialmente due obiettivi fondamentali: effettuare consegne nel rispetto degli accordi con il cliente e prestare attenzione all’integrità e alla conservazione del prodotto. La digitalizzazione dei mercati e la recente diffusione a macchia d’olio degli e-commerce, hanno però cambiato radicalmente il concetto di distribuzione, rendendo la velocità il suo punto chiave.
Volendo quindi mantenere una posizione preminente sul mercato, i responsabili della logistica distributiva di un’azienda devono essere in grado di far fronte nel migliore dei modi ai seguenti fattori:
- aumento della gamma di prodotti gestita;
- aumento della frequenza degli ordini;
- aumento della qualità di prodotti offerti;
- eventuali imprevisti del mercato di riferimento.
Insomma, una serie di obiettivi non da poco, che possono facilmente andare in contrasto l’uno con l’altro se non gestiti nel migliore dei modi. Una delle soluzioni più adottate nell’ultimo periodo, al fine di garantire un’adeguato livello di soddisfazione del cliente è l’outsourcing della logistica distributiva: la terziarizzazione delle attività di movimentazione e trasporto delle merci.
I vantaggi della gestione in outsourcing della logistica distributiva
Se da un lato l’antico detto “chi fa da sè fa per tre” ha fondamenta salde per quanto riguarda l’agire di un singolo, dal punto di vista della gestione aziendale, qualche volta è meglio delegare o meglio, esternalizzare. Stando ad alcune ricerche effettuate dall’Osservatorio Contract Logistics, del Politecnico di Milano, sono sempre più le realtà aziendali che decidono di affidarsi a servizi esterni di logistica. Questo perchè l’outsourcing permette a chi decide di usufruirne di “liberarsi” di alcune responsabilità, potendo così tornare a concentrarsi sulla propria attività principale, e non solo.
Le aziende che effettuano servizi di outsourcing della logistica distributiva forniscono, in genere, i seguenti servizi:
- stoccaggio prodotti: in magazzini esterni in condivisione con altri clienti;
- gestione completa del magazzino: sia di proprietà dell’azienda che di proprietà del fornitore;
- gestione ordini;
- preparazione delle spedizioni per area geografica, canale di vendita e vettore;
- stampa documenti e lettera di vettura, in modo da poter tracciare le spedizioni;
- coordinamento dei trasporti;
- gestione fisica e logica dei prodotti finiti.
Tutte le operazioni delegate attraverso l’outsourcing vengono svolte da personale e attrezzature a carico dell’azienda, che si assume anche la responsabilità dell’eventuale coordinamento di risorse esterne. L’outsourcing della logistica distributiva diventa quindi un costo variabile, ammortizzato da diversi vantaggi tra cui: la riduzione dei costi del personale, di stoccaggio e di trasporto; la riduzione dei costi operativi e del capitale di rischio e soprattutto, la possibilità di monitorare constantemente l’attività dell’azienda che fornisce il servizio.