Una delle caratteristiche principali che un’azienda deve poter dimostrare di possedere è ovviamente
l’affidabilità. La fiducia da parte del cliente finale si conquista con il tempo, garantendo sempre un prodotto di altissima qualità e una vicinanza costante a quelle che sono le esigenze, i dubbi e le impressioni del consumatore. Spesso abbiamo parlato di quanto sia importante, specialmente nell’era dell’industria 4.0, riuscire a dotarsi di un’adeguata logistica di magazzino, che consenta all’azienda di avere un’organizazione meticolosa e dettagliata: una vera e propria peculiarità, che influisce sull’affidabilità di un marchio.
Ma cosa può fare un’azienda per aumentare ancora di più il suo “appeal” nei confronti dei clienti dal punto di vista della fiducia e della garanzia? Spesso e volentieri si sente parlare delle certificazioni ISO, e di come un’azienda non possa assolutamente farne a meno. I motivi sono essenzialmente due: essere pienamente conformi alla legge e alle normative è senz’altro prioritario, ma sempre più spesso le aziende sfruttano le certificazioni ISO per “attrarre” nuovi clienti, usandole come veicolo promozionale.
Tuttavia quando un’azienda utilizza le certificazioni ISO solo come “poster pubblicitario”, commette un errore, perchè il più delle volte essa non viene percepita uno “standard” di riferimento all’interno dell’azienda stessa. Nella maggior parte dei casi l’istituto di certificazione si “accontenta” e rilascia questi certificati ma, dato che ogni azienda per ottenerli deve sostenere un costo, pagando l’audit, è cosa buona e giusta provare a far “fruttare” questa spesa.
Tanto per cominciare, una buona mossa è proprio quella di creare uno standard di riferimento, come accennato in precedenza, che funga da “leitmotiv” per ogni settore dell’azienda: non appena viene evidenziato che un reparto non sta rispettando gli standard, è possibile intervenire celermente per risolvere. Ovviamente va poi tenuto in altissima considerazione il discorso che riguarda il rispetto delle norme, come dicevamo anche prima, che negli ultimi tempi sono diventate giustamente più stringenti: con lo standard di riferimento di cui sopra, l’azienda sa già come intervenire in caso di criticità grazie ad una precedente valutazione del rischio. Con la formazione e la promozione di queste norme all’interno dell’azienda stessa, ecco che il sistema può davvero funzionare, consentendo alle certificazioni di portare dei vantaggi concreti, che saranno poi adottati a seconda delle priorità del marchio.
Ma quali sono esattamente questi vantaggi? In primis, con le certificazioni ISO e una struttura basata su uno standard di riferimento, l’azienda si propone sul mercato con una certa credibilità. Una caratteristica che consentirà al marchio di aumentare le vendite e di conseguenza i guadagni. Inoltre questo sistema permette di stabilire un rapporto sempre più proficuo tra l’azienda e il consumer, arrivando ad una vera e propria fidelizzazione del cliente, che resterà molto soddisfatto dalle garanzie presentate dal marchio. Tramite ogni tipologia di “passaparola”, la reputazione dell’azienda tenderà a crescere, portando nuovi clienti.
Un altro grande vantaggio per l’azienda che si dota “coscientemente” delle certificazioni ISO è quello di poter essere sempre preferiti come fornitori dalle aziende nazionali (e perchè no, anche internazionali), che richiedono la certificazione come requisito obbligatorio o preferenziale: basti pensare che per gli appalti pubblici la certificazione è richiesta come obbligo minimo per poter partecipare al bando di gara. Va poi da sé che il costante aggiornamento delle procedure interne permette all’azienda di migliorarsi, di essere più qualitativa e quindi più competitiva, grazie anche ad un monitoraggio pressochè continuo ed efficiente dei processi del ciclo produttivo, potendo individuare e risolvere subito il problema, migliorando l’intera struttura.
Infine vanno menzionati due vantaggi altrettanto importanti. Il primo è quello che riguarda la riduzione dei tempi, dato che le procedure vengono inevitabilmente snellite, e di conseguenza i costi aziendali vengono abbattuti (riduzione degli sprechi). Ma il dettaglio che può davvero fare la differenza è che la certificazione, se correttamente applicata, consente un costante e continuo controllo dei fornitori dal punto di vista della conformità dei prodotti e/o dei servizi erogati nei confronti dell’azienda, che può così avvalersi dei fornitori migliori.